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La Storia in breve.

Corvara, un gruppo di case fuse con le pendici del monte Aquileo, chiamato “la Queglia” dalla gente del posto. A oltre 600 metri di altezza, di tra le case in pietra lo sguardo spazia dai contrafforti della Maiella fino all’Adriatico. Alle spalle, le ultime propaggini del sistema del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

In origine qui abitavano i Vestini, una tra le numerose popolazioni italiche che si contendevano il territorio dell’attuale Abruzzo (Piceni, Sanniti, Marsi, Peligni, Marrucini...) e che poi Roma assoggettò. I Vestini si raccoglievano in piccoli villaggi (in latino pagi): da qui, in memoria di quei primi abitanti, ha preso nome l’Associazione VestiniPagi, nata per promuovere la rinascita economica, sociale e culturale di questo straordinario territorio.

Nei documenti scritti il nome di Corvara compare la prima volta nel XII secolo, nel manoscritto Liber Instrumentorumseu ChronicorumMonasterii Casauriensis.

Il documento, composto al tempo dell’abate Leonate (1155-1182), menziona il Castrum Corbarie come una delle località acquisite dal ricco monastero. Nel XIII secolo, durante la dominazione angioina, Corvara divenne proprietà dei Cantelmo, ai quali successero nella seconda metà del XVI secolo i D’Afflitto, conti di Loreto Aprutino. Dissolta la società feudale, Corvara segue le vicende di gran parte dei territori marginali del Centro-Sud dell’Italia dopo l’unità nazionale: progressivo spopolamento, emigrazione, degrado sociale ed economico.

Storia recente.

La storia recente di Corvara, infatti, è contrassegnata dall’evento con il quale nel 1956 il suo centro storico fu dichiarato a rischio di dissesto idrogeologico per cui la popolazione residente, già segnata pesantemente dall’emigrazione del secondo dopoguerra conobbe un pesante decremento e il borgo antico, di origini tardo medioevali, fu quasi del tutto abbandonato.

A partire dalla fine degli anni novanta del secolo scorso, verificata l’insussistenza del pericolo di dissesto, poi sancita dalla legislazione regionale, il gruppo imprenditoriale, già attivo nel settore dell’information technology, ha avviato una politica di acquisizioni immobiliari nel comune di Corvara e segnatamente nel centro storico fino ad entrare in possesso di oltre il 60% degli immobili abbandonati.

Nasce così, nel 2005, con il conforto e il patrocinio diretto della cattedra di Laboratorio di restauro della Facoltà di Architettura dell’Università di Pescara e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, il progetto “Corvara Borgo Antico”. Oggi, con tale progetto in via di attuazione con prime visibili realizzazioni, la storia rientra ad animare i vicoli e le antiche case del borgo, seminando i germi fecondi di un futuro non aleatorio.

 

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